Ass. Cure Palliative
Val di Cornia OdV-ETS
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Cosa significa palliativo?
Il termine "palliativo" deriva da "pallium", il corto mantello che costituiva l'abbigliamento dei sudditi dell'impero romano.
I primi secoli della nostra era hanno visto lo scontro di due culture, la nascente cultura cristiana, diffusa tra i ceti popolari - tra coloro, appunto, che portavano il pallium - e quella pagana, ellenistica, della classe dominante, che indossava l'aristocratica toga.
Questi indumenti, ci racconta Tertulliano nel “De Pallio”, hanno finito per simboleggiare l'uno la "charitas" (cioè l'amore per il prossimo in quanto figli di Dio) e l’altro la "pietas" (la compassione per gli altri come sentimento esclusivamente umano).
Il pallium è stato quindi la "divisa" dei cristiani dei primi secoli, un po’ come le brache lunghe per i rivoluzionari francesi o, per chi se ne ricorda, “l’eskimo” per gli studenti del '68.
Per il malato morente, charitas ha significato assistenza ed accudimento, cosa impensabile per il medico ippocratico.
Le regole dell'arte medica proibivano d'occuparsi di coloro la cui sorte era segnata da un destino con cui sarebbe stato blasfemo cercare d'interferire.
Il termine "palliativo" per secoli ha connotato tutto ciò che oggi definiremmo come assistenza, volontariato, solidarietà, empatia e anche se nel corso del tempo ha finito per assumere il significato di "inutile", "poco efficace", "marginale", ecc., è stato recuperato nel suo senso originale per definire la disciplina che si occupa di questi malati che, per troppo tempo, la scienza e la tecnologia medica ha considerato troppo spesso marginali.
Quindi palliativo significa "mantello, protezione per proteggere ed aiutare il malato"
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Come sono nate le cure palliative?
All’origine delle Cure Palliative troviamo una donna : Cicely Saunders.
A Cicely Saunders, infatti, va il merito di aver fondato nel 1967 il primo Hospice, il St. Christopher.
L’Hospice è il luogo in cui si praticano le cure palliative, cioè “cure attive e globali che hanno per obiettivo il miglioramento della qualità di vita quando aumentare o salvaguardare la sua quantità non è più possibile o attuabile, e si propongono di intervenire sulle dimensioni fisiche, psicologiche, sociali e spirituali della sofferenza”;
E’ il luogo in cui vengono accolti coloro che sono affetti da una “patologia cronica e inguaribile”
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Ma chi era Cicely Saunders?
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Cicely Saunders nacque a Londra nel 1918, diventò infermiera durante la seconda guerra mondiale, poi assistente sociale ed infine medico.
Cicely iniziò a lavorare al St. Joseph hospice di Hackney, un ospizio per malati cronici, anziani indigenti e terminali, gestito da suore della Carità irlandesi che lo fondarono nel 1905 ed è proprio “si realizzò la svolta farmacologia che avrebbe permesso di cambiare il volto dell’assistenza ai morenti: con tatto, conquistandosi la totale fiducia delle suore, Cicely Saunders introdusse l’uso della somministrazione di morfina orale ogni quattro ore per il trattamento del dolore ottenendo un’entusiastica collaborazione da parte delle religiose” e ponendo le “basi della nostra moderna terapia del dolore e delle cure palliative”.
Ma Cicely sapeva molto bene che il dolore fisico è solo una parte nel dolore di un uomo a cui è negata la speranza di guarire fisicamente, c’è anche un altro dolore, assai più intenso, spirituale, che diventa domanda sul perché di ciò che accade. E la domanda si fa a Qualcun altro e ... “può diventare preghiera oppure bestemmia”.
Può dunque bastare lenire il dolore fisico, se non si accompagna il paziente integralmente, nella totalità delle sue esigenze?
No, perché per Cicely il paziente terminale doveva anzitutto continuare a vivere la relazione come elemento costitutivo della sua natura: relazione coi suoi cari, con chi lo assiste, e con il suo Dio, se lo desidera.
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Nascono le CURE PALLIATIVE
Cure per dare un valore ed un segnale di vita agli ultimi giorni
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Cure per sostenere, preparare ed accompagnare questa parte
importantissima della vita della persona malata e chi lo assiste
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Cure per il corretto controllo dei sintomi che si presentano durante la malattia.